In questa guida ti parlerò delle analisi dei muri umidi.
In particolare, scoprirai la differenza tra un’indagine delle pareti scientifica, e le altre analisi reperibili nel settore.
Comprendere il funzionamento di questi studi preliminari è importante, perché permettono di arrivare alla soluzione dei problemi di umidità e muffe…a patto di eseguirli correttamente.
Cosa si intende per “analisi sui muri umidi”
L’analisi dei muri umidi (scientifica e completa) si compone di cinque analisi strumentali eseguite presso l’abitazione. L’obiettivo delle indagini è raccogliere delle informazioni – che verranno elaborate da un ufficio tecnico – per stabilire la causa o le cause dell’umidità.
Questo procedimento, in gergo tecnico, è chiamato analisi diagnostica strumentale (ovvero una diagnosi eseguita con strumenti adeguati)
Le 5 analisi:
- metodo ponderale
- analisi termografica all’infrarosso
- analisi chimica dei sali
- analisi igro-climatica
- rilievo critico (nei punti di interesse)
(tra poco vedrai di che si tratta)
Come puoi immaginare, la sola conoscenza degli “ingredienti” non basta. Le analisi vanno eseguite da tecnici con adeguata formazione ed esperienza sul campo, che conoscano – tra le altre cose – la fisica delle costruzioni e il comportamento dell’umidità nei materiali edili.
3 Caratteristiche di un’analisi dei muri affidabile
Fino a pochi anni fa, Archimede Group era l’unica azienda del settore che parlava di analisi delle pareti, mentre il resto del mercato si focalizzava sulla vendita dei prodotti (come possibili soluzioni).
Da qualche tempo l’aria è cambiata: molte aziende produttrici propongono delle analisi – che prima venivano chiamate sopralluoghi gratuiti – dove tuttavia il fine è piazzare il prodotto (legittimo, ma almeno risolve il problema?).
Presto o tardi qualcuno ti parlerà ancora di analisi, quindi ti conviene conoscere subito le 3 caratteristiche di un’indagine attendibile, l’unica tipologia che ti dovrebbe interessare.
Attenzione: i 3 elementi distintivi a seguire sono strettamente legati; se ne manca uno non possiamo parlare di analisi affidabile
#1 Imparziale
L’obiettivo di un’analisi delle pareti – come ho scritto nel capitolo precedente – è raccogliere delle informazioni per la risoluzione di un problema: ma di che tipo di informazioni parliamo?
I dati di nostro (e tuo) interesse sono quelli scientifici, perché la scienza è rigorosa, incontestabile ed esclude le opinioni personali, quindi è imparziale.
Per raccogliere dati scientifici, è necessario eseguire le cinque analisi citate nel capitolo precedente (il rilievo critico, ultimo dell’elenco, non è scientifico ma è comunque doveroso).
#2 Completa
La seconda prerogativa di un’analisi dei muri affidabile è la completezza. Limitarsi a un esame delle sole pareti visibilmente macchiate e/o con intonaci sgretolati significa raccogliere informazioni parziali: chi ti dice che il problema non sia già esteso ad altre murature/zone della casa?
Ti mostro un esempio lampante:
Nell’abitazione qui sopra abbiamo eseguito indagini su tutta la superficie della casa, benché il problema visibile si limitasse a 2 pareti (le bandierine gialle sono i punti delle misurazioni).
Nota anche la concentrazione: non si tratta di un singolo rilievo per ambiente; sono molteplici misurazioni per stanza.
Tutto questo lavoro richiede tempo, ma è l’unico sistema per compiere un’analisi minuziosa ed esauriente. Nulla va lasciato al caso, perché una piccolezza odierna – presa per tempo – richiede un piccolo intervento, ma se la trascuri può diventare una rogna molto onerosa.
#3 Ripetibile
Il terzo e ultimo tassello è l’esigenza di ripetere in futuro le medesime analisi, in modo da ottenere un confronto dei dati scientifici (prima e dopo il risanamento dell’umidità).
Un consulente che non raccoglie dati scientifici PRIMA del risanamento come potrà dimostrare (tra 1, 2, 5 anni…e così via) che il tuo problema è davvero risolto?
Come potrai sapere che le pareti sono deumidificate, in mancanza di numeri da confrontare?
NO: guardare il muro ridipinto e apparentemente asciutto non corrisponde a una prova scientifica del successo dell’intervento.
Il concetto ripetibilità/confronto si applica a moltissimi ambiti della nostra vita, come ad esempio le diete dimagranti
Per sapere se la dieta funziona, devi confrontare il peso attuale con quello pre-dieta, entrambi misurati con una bilancia attendibile, quindi tarata (il test dello specchio è approssimativo e molto generico).
Occhio: questo aspetto è tanto elementare quanto sottile.
Quanto tempo richiede un’analisi dei muri umidi?
Un’analisi diagnostica strumentale delle pareti richiede una giornata di lavoro, per un’abitazione di circa 90 mq (senza contare il lavoro dell’ufficio tecnico).
Tali tempistiche si riferiscono alle analisi eseguite da Archimede Group, ma nel settore “umidità” troverai aziende che offrono verifiche più rapide.
Non a caso, l’argomento “durata” delle nostre analisi stupisce i clienti e/o le persone che ci contattano tramite il blog o il canale Youtube, perché è diffusa la credenza che per trovare la causa del problema sia sufficiente un sopralluogo visivo di trenta minuti/un’ora.
Questa errata convinzione è l’origine di molti, moltissimi errori commessi dai privati (il cliente finale) e quando “va bene” la conseguenza è una perdita di tempo di mesi o anni.
Nei casi peggiori, i proprietari sostengono spese inutili, si ammalano mentre vivono negli ambienti insalubri e magari iniziano lunghe cause legali per ottenere risarcimenti da consulenti dell’umidità, tecnici e/o imprese edili.
Mi spiego meglio…
4 Finte analisi dei muri umidi
Nel corso delle tue ricerche on-line troverai delle realtà che offrono analisi dove in effetti si parla di strumenti e/o si evidenzia l’importanza delle analisi preventive.
Ecco quattro esempi:
L’analisi termografica
Un caso piuttosto diffuso è il sopralluogo visivo corredato esclusivamente da una analisi termografica delle pareti. Il consulente – in sostanza – propone una soluzione basata sui dati rilevati dalla termocamera all’infrarosso.
Il problema è che la termocamera non misura l’umidità nelle pareti, quindi non si può usare per un confronto oggettivo* delle percentuali di umidità nei muri. Di conseguenza, è impossibile quantificare l’eventuale deumidificazione delle pareti nel corso del tempo.
*prima e dopo il risanamento
La termocamera rappresenta graficamente la temperatura delle pareti
L’igrometro a contatto
Un seconda casistica (simile alla precedente) è il sopralluogo incentrato sull’uso di un igrometro a contatto che – secondo la maggioranza dei consulenti – serve a misurare l’umidità nei muri.
Errato: l’igrometro a contatto misura la conducibilità elettrica del materiale (nei primi 2 cm di muratura)
Questo strumento fornisce dati indicativi, non è disciplinato da normative tecniche europee o nazionali e – legno a parte – non si può usare per quantificare le percentuali di umidità nei materiali edili (ergo: niente confronti oggettivi). Valgono le medesime considerazioni viste per l’analisi termografica.
Analisi fuori stagione delle muffe “da condensa”
Un’altra situazione ancora diffusa è quella dei tecnici che propongono analisi delle muffe fuori stagione.
Qui è necessaria un’importante distinzione:
Nei piani fuori terra (es. terra, primo, secondo…) le muffe e le condense vanno studiate SOLO nella stagione invernale, perché durante l’inverno avvengono le condizioni per la formazione di muffe e condense.
Nei piani interrati, al contrario, lo studio di muffe/condense si esegue SOLO nella stagione estiva.
Le analisi “fuori stagione” di muffe e condense sono inutili, fuorvianti e dispendiose (a prescindere dagli strumenti usati)
Sopralluoghi visivi gratuiti
Ultimo nel mio elenco ma forse primo per popolarità è la pseduo-analisi basata su un semplice sopralluogo visivo dei luoghi. In questi casi, il consulente si limita a osservare le pareti, fare qualche foto e compilare un modulo con le tue risposte alle sue domande.
Tali sopralluoghi non rispettano nessuno dei 3 parametri che hai letto nel secondo capitolo (imparziale, completo e ripetibile), quindi non si dovrebbero nemmeno chiamare “analisi”. Sono semmai degli appuntamenti conoscitivi, dove il consulente spera di piazzare il suo prodotto a un potenziale cliente disinformato.
Nel 2020, durante la pandemia, sono apparse anche le “analisi” delle pareti eseguite con una videochiamata
Per concludere
In sostanza, quando hai un problema di umidità/muffa, puoi trovarti in 2 situazioni.
La prima: il consulente dimostra in modo scientifico la causa/e del problema e – di conseguenza – la soluzione/i
La seconda: il consulente esprime un’opinione personale priva di supporti scientifici – quindi dubbia e parziale – incompleta e non ripetibile per il confronto prima-dopo il risanamento.
Bene, come promesso nel primo capitolo, è giunto il momento di mostrarti come funziona un’analisi strumentale diagnostica.
Nel video a seguire trovi tutti gli step, spiegati in modo comprensibile e “immediato” (buona visione):
Per richiedere un preventivo, compila il modulo della pagina “Contatti”.
A presto
Stefano Pigatto – Archimede Group gli Specialisti dell’Umidità