Se sai come eseguire l’aerazione dei locali potresti limitare o eliminare la muffa

La qualità dell’aria all’interno di una casa è fondamentale sia per il benessere degli abitanti sia per la salubrità della tua abitazione.
E’ necessario saper arieggiarre correttamente l’abitazione nelle varie stagioni.

La presenza e l’attività delle persone negli ambienti chiusi fa aumentare la concentrazione di vapore acqueo.

Un eccessivo tasso di umidità nei locali può generare:

  • Fenomeni di condensa superficiale sulle pareti o oggetti e successiva formazione di muffe;
  • Fenomeni di condensa interstiziale all’interno delle pareti se costituite da più strati;
  • Disagio abitativo per gli abitanti.

L’aerazione dei locali abitati

Ecco alcuni risultati ottenuti e che potrai ottenere anche tu se leggerai con molta attenzione questa guida.
Ma soprattutto se da oggi stesso anche tu applicherai quanto consigliato.

Testimonianza_importante_areazione
Testimonianza_importante_areazione
Arieggiando i locali elimini muffa
Arieggiando i locali elimini muffa

Indice:

1. Premesse
2. Qual è il significato di arieggiare correttamente i locali ?
3. Come aerare i locali nelle diverse stagioni e nei diversi livelli:
3.1 In Estate nei locali fuori terra
3.2 In Estate nei locali interrati
3.3 In Inverno nei locali fuori terra
3.4 In Inverno nei locali interrati
4. Perché si formano le muffe
5. Come verificare scientificatamente se arieggiare o meno i locali
6. Consigli utili per la prevenzione delle muffe
7. L’aria sana in casa per i propri bambini

1. Premesse

La presenza di una quantità eccessiva di umidità in un ambiente determina una cattiva qualità dell’aria e la formazione di muffa nelle pareti e/o armadi.

La quantità di umidità dell’aria all’interno dei locali è dovuta dalla somma delle seguenti fonti:

  • Umidità ambientale dovuta al clima esterno;
  • Dalla vita quotidiana;
  • Di tipo edile (se presente).

Le murature soggette a gravi fenomeni di umidità di tipo edile (risalita capillare, infiltrazioni laterali, residua da costruzione, rotture idrauliche, ecc.) possono causare un significativo aumento dell’umidità ambientale.
L’evaporazione dell’umidità dalle murature o pavimentazioni si somma a quella dell’ambiente ed a quella prodotta dall’attività quotidiana.

Lo sapevi che:

  • Una persona adulta nell’arco delle 24 ore può produrre fino ad 1 kg di vapore acqueo ?
  • L’asciugatura di un cesto di biancheria da 5kg può produrre più di 2 kg di umidità?
  • Una stanza con due pareti, ad esempio, con problemi di umidità di risalita può apportare nell’ambiente fino a 0,4 kg di vapore acqueo in una giornata?
  • Acquari, piante ornamentali, umidificatori per bambini, cottura dei cibi, pulizie domestiche sono tutti fattori che aumentano l’umidità negli ambienti in casa?

Un eccessivo tasso di umidità nei locali può generare:

  • Fenomeni di condensa superficiale sulle pareti o oggetti e successiva formazione di muffe;
  • Fenomeni di condensa interstiziale all’interno delle pareti se costituite da più strati;
  • Disagio abitativo per gli abitanti.

 2. Qual è il significato di arieggiare correttamente i locali?

Arieggiare significa sostituire l’aria presente in un locale con aria pulita e proveniente dall’esterno.
Si consideri che una stanza solitamente è dotata di una finestra e che necessita di pochi minuti affinché l’aria presente venga sostituita con quella esterna. Una abitazione intera può essere arieggiata completamente in meno di 10 minuti se si aprono simultaneamente più finestre.
Il tempo può ridursi anche a pochi minuti se si possono aprire contemporaneamente tutte le finestre creando delle correnti d’aria.

Si ricordi che arieggiare non significa quindi lasciare aperte le finestre per tutto il giorno ma significa sostituire l’aria interna con quella esterna.

Gli effetti di una errata ventilazione:

  • Un’aerazione troppo prolungata può portare un aumento fino al 25% dei costi di riscaldamento e senza alcuna diminuzione delle muffe.
  • La mancata areazione non fa uscire l’umidità in eccesso presente nell’aria. Causando così un aumento di vapore acqueo nell’aria interna e di conseguenza i fenomeni di condensa e muffe.
  • In estate l’errata ventilazione dei piani interrati può favorire e far aumentare i fenomeni di condensa e di muffa su pareti, pavimenti ed oggetti.
  • La presenza di tende e/o pareti completamente arredate ostacolano il necessario ricambio di aria in determinati punti delle stanze.

3. Come aerare i locali nelle diverse stagioni e nei diversi livelli

3.1 In Estate nei locali fuori terra:

Non ci sono particolari attenzioni da porre. Per ovvi motivi stagionali si arieggia frequentemente la casa perchè il clima esterno è piacevole. E’ bene però osservare che la temperatura esterna essendo più elevata rispetto a quella interna, soprattutto nelle ore più calde, sarebbe opportuno tenere le finestre chiuse e ombreggiare i vetri per evitare che il sole entri riscaldando l’aria.
Nel caso si utilizzi il condizionatore, è bene tenere chiuse le finestre ed arieggiare solo nelle ore più fredde, per cambiare l’aria.

3.2 In Estate nei locali interrati

L’errore più grande e comune è mantenere un’aerazione costante.
L’aria esterna, calda e umida, entra nei locali trasportando vapore acqueo che si sommerà a quello già presente.  E’ quindi opportuno tenere le finestre chiuse e aprirle solo dopo il tramonto o nelle ore più fredde, ogni volta che è possibile per cambiare l’aria. La non osservanza di quanto detto può provocare fenomeni di condense nei pavimenti che spesso vengono scambiati per infiltrazioni fino o umidità di risalita nelle murature.

3.3 In Inverno nei locali fuori terra

Al fine di prevenire la formazione delle muffe ed evitare sprechi energetici, si deve eseguire una attenta aerazione dei locali. E’ indispensabile arieggiare tutti i giorni, con qualsiasi condizioni di meteo (vedi paragrafo n°5), con le corrette modalità affinché venga smaltita la quantità di vapore acqueo prodotto dalla vita e dalle attività quotidiane.
Il miglior modo di arieggiare nella stagione invernale è quello di spalancare più finestre per creare una corrente d’aria per 3-5 minuti più volte al giorno se necessario. In questo modo si avrà un completo ricambio d’aria e una naturale e gratuita deumidificazione dell’ambiente, senza perdere il calore delle pareti e del pavimento.

Questo garantirà il minimo spreco energetico ma soprattutto la garanzia di non raffreddare ulteriormente i ponti termici e di conseguenza la riduzione dei fenomeni di condensa e di muffe. Questo tipo di ventilazione deve essere fatto dalle 2 alle 3 volte al giorno all’occorrenza.
Avvertenza: Esagerare con l’aerazione, ad esempio continua per tutta la giornata, non è un buon comportamento.  

strumento di controllo aerazioni localiI locali nei quali si produce una maggiore quantità di vapore acqueo, quali bagno e cucina, devono essere arieggiati con maggior frequenza. Un semplice ed economico igrometro a batteria è indispensabile per comprendere le esigenze specifiche di aerazione. Nei locali con forte produzione di vapore acqueo (lavanderie e bagni) si consiglia l’utilizzo di aspiratori con sensore igrometrico per l’espulsione automatica dell’aria quando troppo umida. Nelle cucine è OBBLIGATORIO collegare la cappa aspirante all’esterno e si tenga presente che i modelli a “carboni attivi” non hanno alcuna efficienza per eliminare l’umidità ma neutralizzano solo gli odori.

Da tenere presente: La vita quotidiana (igiene personale, cottura dei cibi, lavaggio e asciugatura della biancheria, piante ornamentali, acquari, etc.) comporta mediamente la formazione di circa 2 kg di vapore acqueo per ogni singolo abitante al giorno. Ad esempio l’asciugatura dei classici 5 kg di bucato comporta un’evaporazione di 2/3 kg di vapore acqueo negli ambienti. Durante le ore di sonno una persona con la sola respirazione produce mediamente 600/800 gr. di vapore acqueo.

3.4 In Inverno nei locali interrati.

Nei locali interrati non riscaldati non sussistono particolari attenzioni da porre.
Nei locali interrati riscaldati procedere come descritto per i locali fuori terra nella stagione invernale.

4. Perché si formano le muffe

La muffa sorge se la muratura presenta un’elevata umidità sugli strati superficiali della stessa (non per forza percettibile al tatto). Il vapore acqueo presente nell’aria delle nostre case si deposita sempre nelle zone più fredde (i cosiddetti ponti termici) perché avviene il fenomeno di condensazione superficiale.

Per comprendere il fenomeno della condensa pensiamo a cosa succede ad una bottiglia di acqua quando la preleviamo dal frigorifero nella stagione estiva. Dopo pochi istanti la bottiglia fredda a contatto con l’aria calda della nostra cucina si ricopre di goccioline di acqua.
L’aria calda contenente vapore acqueo, avvicinandosi alla bottiglia si raffredda ed il vapore acqueo dallo stato gassoso passa allo stato liquido. Questo fenomeno avviene perché l’aria calda può contenere una certa quantità di vapore acqueo, mentre l’ aria più fredda ne può contenere meno.

Esempio: un metro cubo di aria alla temperatura di 20°C può contenere al massimo 17,3 grammi di vapore acqueo. Un metro cubo di aria alla temperatura di 10°C può contenere al massimo 9,5 grammi di vapore acqueo (vedi paragrafo n°5).

5. Come capire se si deve arieggiare o meno i locali?

Solitamente la quantità di umidità presente nell’aria viene espressa in valori percentuali (ad esempio il 50%). Una percentuale però esprime un valore relativo e non una quantità assoluta. Nella seguente tabella quindi riportiamo i valori dell’umidità assoluta, cioè i grammi di vapore acqueo presenti per ogni metro cubo di aria, valori molto utili per comprendere come e quando arieggiare nella stagione invernale.

Attenzione che:
Alla temperatura di 5°C e una umidità relativa pari al 50% il vapore acqueo contenuto in ogni metro cubo di aria corrisponde a 3 g.
Alla temperatura di 30°C con una umidità relativa pari al 50% il vapore acqueo contenuto in ogni metro cubo di aria corrisponde a 15 g.

Osserva bene nella tabella sottostante come l’aria fredda sia sempre più secca rispetto l’aria calda. Incrocia i valori di temperatura ed umidità e osserva i valori dell’umidità assoluta.

tabella umidità assoluta
tabella umidità assoluta

Immaginiamoci di svegliarsi in una fredda mattina d’inverno con una fitta nebbia, quanti di noi trovano sensato aprire le finestre?
Analizziamo la situazione e calcoliamo l’umidità assoluta con l’aiuto della tabella sopra riportata:

Temperatura (°C) Umidità relativa (%) Umidità assoluta (g/m3)
In casa  20 65 11,3
All’esterno  5 90 6,1

Ciò significa che nella stagione invernale si deve e si può arieggiare in qualsiasi momento della giornata con qualsiasi condizione meteo. Mentre l’aria esterna contiene 6,1 grammi di vapore acqueo, l’aria interna contiene 11,3 grammi di vapore acqueo.

Perciò, aprire pochi minuti le finestre si ottiene la giusta aerazione dei locali deumidificandone l’aria naturalmente anche nei giorni che apparentemente sembra non corretto (anche in presenza della nebbia).
N.B.Ricordiamo di non prolungare la ventilazione, osservate quanto detto al punto 3.

6. Consigli utili contro la muffa in casa

Riepiloghiamo le azioni utili per poter eliminare, limitare o prevenire la formazione delle muffe in casa:

  • Eliminare altre cause di umidità presenti nelle murature anche se nascoste (umidità di risalita, infiltrazioni,  ecc.);
  • Arieggiare le camere da letto appena dopo il risveglio e non nell’arco della giornata;
  • Arieggiare all’occorrenza i locali con forte produzione di vapore acqueo (bagno, cucina, lavanderia…);
  • Utilizzare aspiratori con sensore di umidità nei locali come bagni e lavanderie;
  • Nelle abitazioni con molti occupanti arieggiare con maggiore frequenza;
  • Tende e mobili possono ostacolare la circolazione dell’aria e favorire la formazione di muffa. Si consiglia pertanto di lasciare uno spazio di 10 cm tra i mobili e le pareti che danno sull’esterno.
  • Evitare di asciugare il bucato in casa;
  • Evitare un gran numero di piante ornamentali in casa;
  • In cucina usare la cappa aspirante collegata all’esterno (N.B.: le cappe ai carboni attivi non eliminano l’umidità);
  • Acquistare un semplice igrometro a batteria e utilizzarlo come indicato;
  • Mantenere l’umidità relativa dell’aria al di sotto del 60 – 65% e la temperatura desiderata.

7. L’aria sana in casa per i propri bambini

I bambini sono i più esposti ai rischi dovuti alla cattiva areazione della casa. Loro hanno una frequenza respiratoria maggiore a quella degli adulti. Il loro sistema respiratorio, in fase di sviluppo, li rende più esposti alle allergie.
Nei locali dove soggiornano o riposano i bambini è consigliato areare i locali per ottenere il completo ricambio dell’aria ogni 4-6 ore dipendentemente dal volume dei locali.

La temperatura ideale per la cameretta del bambino è compresa tra i 18° e i 20° e il tasso di umidità dovrebbe aggirarsi tra il 40% e il 55%. Con questi valori si evitano il disseccamento delle mucose, la tosse notturna ed eventuali problemi respiratori.
Dalle analisi climatiche eseguite nelle camere da letto dove riposano i bambini notiamo che vi sia la tendenza ad usare l’umidificatore anche quando non servirebbe.

Consigliamo a tutte le mamme preoccupate della salute del proprio figlio e quindi della muffa in casa di seguire questa indicazione:

Prima di accendere l’umidificatore, verificare con l’igrometro quale sia il tasso di umidità nell’aria.

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